Le Cave di Pietra a Firenze del Brunelleschi e del Michelangelo
Le cave di pietra del rinascimento
Grazie all’impiego della Pietra Serena, combinato con costruzioni in muratura intonacate, grandi maestri del Rinascimento come Michelangelo e Brunelleschi riuscirono a evocare la maestosità dell’architettura classica.
Le cave di cui abbiamo trovato traccia sui registri contabili del Brunelleschi sono quelle nella zona di Fiesole, precisamente le cave di Trassinaia e Vincigliata, di proprietà della famiglia Alessandri.
Una piccola parte della pietra impiegata nelle grandi opere fiorentine proveniva dalle cave della Gonfolina, nei pressi di Signa. Queste sfruttavano la via fluviale per il trasporto dei massicci blocchi di pietra.
Pietra Serena di altissima qualità veniva anche estratta dagli abili scalpellini nella “cava delle colonne”, situata nei pressi del fiume Mensola.
Infatti le grandi innovazioni del XIV secolo erano legate all’utilizzo di macchinari per la messa in posa dei macigni. I grossi blocchi scelti dagli architetti venivano inizialmente modellati in cava e successivamente rifiniti in cantiere dove avveniva la definitiva messa in posa.