Filippo Brunelleschi e il Duomo di Firenze
Utilizzando la pietra serena per la Cupola del Duomo di Firenze, Brunelleschi fu il primo architetto ad adottare questo materiale in campo edile sia per usi sia strutturali che per arricchimenti ornamentali delle strutture.
Cornici, colonne, archi e portali vengono alternati alla pietra bianca che fino ad allora aveva avuto largo utilizzo nella città.
Da quel momento numerose sono state le opere dove la pietra arenaria si alternava ad intonaci bianchi creando una bicromia ad impatto visivo e concettuale fino ad allora inedito.
Campiture intonacate di bianco o formate da conci di pietraforte diventano i componenti principali del linguaggio brunelleschiano, ripreso nel corso dei secoli successivi.
Brunelleschi rende la pietra serena l’elemento caratterizzante della nuova architettura.
Il materiale scelto veniva estratto e tagliato in cava in grandi blocchi, lavorati sul posto prima del trasporto in cantiere, dove venivano solo rifiniti e montati tramite macchinari e tecniche costruttive nuove che contribuiscono ad una vera e propria rivoluzione nel campo dell’edilizia.
L’organizzazione del lavoro nelle cave di pietra serena del quattrocento subisce una tale evoluzione da divenire addirittura oggetto di rappresentazione in sfondi di opere d’arte a tema sia religioso che civile.
Le cave di Pietra Serena oggi sono concentrate nella zona di Firenzuola dove Calamini Urbano srl, nelle famose cave di “Ricavoli” e “Della Guardiola” continua l’attività di estrazione secondo le antiche tecniche in contrapposizione alle moderne tecnologie.